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Testimonianza di Ivan

Ho accolto con gioia l’invito che Pierluigi ha rivolto a tutti noi, cioè di condividere eventuali nostre riflessioni ed impressioni in merito al viaggio che stavamo concludendo. Ho ascoltato con molto interesse ciò che i miei compagni di viaggio avevano detto e mi sono reso conto che le mie sensazioni, le mie riflessioni, insomma ciò che io sentivo dentro di me era profondamente diverso. Dalle loro parole traspariva che tornavano acasa più sereni, più tranquilli. Io avevo, contrariamente a loro un vortice di pensieri che mi stava assalendo. Mi stavo ponendo una serie di domande che mi provocavano disagio ed inquietudine. Mi resi subito conto che stavo mettendo in discussione tutte quelle priorità che fino ad allora avevano contraddistinto la mia esistenza. ERO ARRABBIATO.  Non sapevo bene con chi o con che cosa fossi arrabbiato ma era chiaro che avrei dovuto riscrivere l’agenda delle cose più importanti per le quali valesse la pena vivere. Tutto questo per un semplice viaggio? Questo non è stato per me un semplice viaggio, mi dissi.
Recarmi in quel luogo per me è stato come abbracciare il mondo intero. Condividere il dolore di tante persone che non avevo mai viste ma che in quei momenti sentivo di amare. Tornavo a casa diverso. Tornavamo a casa io e mia moglie Mara avendo accanto una presenza in più. Da adesso in poi nella nostra casa ci sarebbe stato un ospite molto importante. Un ospite discreto ma anche esigente, amorevole ma anche imparziale nei giudizi. Una presenza alla quale chiedere qualche volta consolazione e anche certamente perdono.

Ivan Castelli

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